Le Rivendicazioni

  • Una decina di minuti dopo l'esplosione, al centralino dell'Hotel Hilton di Milano arrivò una telefonata in cui i Nap (Nuclei armati proletari) dichiaravano: "abbiamo colpito Bologna, colpiremo Milano."
  • Venti minuti dopo all'agenzia Publikompas di Milano nuovamente i Nar dichiaravano:"La prossima stazione centrale sarà quella di Milano."
  • Alle 17,00 giunse una nuova telefonata di rivendicazione alla agenzia torinese dell'agenzia Italia e nuovamente i Nar si assumevano la paternità della strage.
  • Durante la giornata vi fu anche l’ipotesi di un possibile coinvolgimento delle Brigate rosse, che venne smentito con una telefonata in diretta a Radio Popolare di Milano quando a nome della colona “Walter Alasia” venne dichiarato: “Noi non facciamo simili bastardate.”
Bisogna sottolineare come il riferimento, fatto dai Nar durante la prima rivendicazione, a Mario Tuti esponente di spicco del Fronte nazionale rivoluzionario sia particolarmente importate. In quei primi giorni dell’agosto 1980 era infatti stata depositata l’ordinanza di rinvio a giudizio per la strage del treno Italicus, avvenuta il 4 agosto 1974. Il giudice Angelo Vella, titolare di quell’inchiesta, in una intervista rilasciata al Resto del Carlino indicava in quegli stessi ambienti neofascisti la probabile matrice della strage del 2 agosto. La suggestione di un possibile collegamento fra le due stragi, senza volere con ciò individuare resposabilità, fu un elemento che venne subito rievocato da molti in quei momenti: la data della strage di Bologna poteva essere quasi un anniversario della strage dell’Italicus, il luogo: il treno e la stazione, la collocazione di bombe ad altissimo potenziale che colpirono in modo indiscriminato erano tutti elementi che parevano legare quelle due stragi da un qualche filo comune.


Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980
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