DAVIDE CAPRIOLI - residente a Verona

DAVIDE CAPRIOLI (20 anni)




Davide Caprioli nato a Verona il 3/02/1960. Ragazzo sempre allegro(mai visto arrabbiato).Il suo amore era la chitarra; ne possedeva parecchie classiche, spagnole, elettriche un bellissimo basso fender, ma ripeteva sempre che "l'arte non paga" e allora il suo obiettivo era di diventare commercialista.Aveva aspettative ed idee molto chiare e aveva gia' in mente di aprire lo studio vicino alla sua molto amata ragazza. Aveva compiuto studi liceali (fracastoro) ed era al primo anno di economia e commercio qui a Verona; aveva gia' superato i 3 esami scoglio su 4 del suo piano di studi e tornava dalle vacanze per suonare la sera stessa con il suo complesso e per riprendere a studiare . Amava molto la vita e amava amare: era sempre disponibile per tutto e per tutti. Al paese della ragazza portava i medicinali e la spesa a tutti gli anziani del vicinato e aveva tempo, anche, per aiutare in casa (stava finendo di impregnare tutte le tapparelle di casa ..e si era sistemato l'auto vecchiotta cambiandone i pezzi) Era in vacanza al mare a casa mia(allora abitavo ad Ancona)e ho insistito io perche' partisse alla mattina del 2 agosto invece che alla sera del venerdi'. Eravamo molto legati come fratelli e non passava sera che non ci telefonassimo e ci scambiassimo le problematiche: era persona, anche se giovane, di grande riferimento e appoggio; mi manca molto e ci manca molto! Quando la ragazza ci chiamo' alle 10.55 circa del sabato 2 agosto stavamo uscendo di casa per recarci al mare..Ermanna disse che non trovavano piu' Davide e la stazione era scoppiata..dicevano che erano state le caldaie, ma quando siamo arrivati a Bologna per cercarlo si respirava un odore molto acre e chimico. Ricordo quanta confusione e sensazione di silenzio che c'era! lo sgomento sui visi della gente che invece parlava di bomba e piangeva incapace di rendendersi conto di quanta barbarie poteva volere l'uomo.. Davide era integro, a parte le bruciature ed il profondo solco dalla fronte alla nuca.Era gravissimo ma fu trasportato al Maggiore in rianimazione dove mori' dopo 2 ore. Se potesse parlare si arrabbierebbe per quello che gli hanno fatto: gli hanno tolto il bene piu' prezioso che aveva "la liberta' di vivere e di amare".
M.Cristina Caprioli