MANUELA GALLON - residente a Bologna

MANUELA GALLON (11 anni)
Manuela con i genitori Natalia e Giorgio attendevano il treno: la dovevano accompagnare alla colonia estiva di Dobbiaco. I tre si trovavano vicino all'imbocco del sottopassaggio quando il padre, un saldatore delle ferrovie, si allontanò per andare a comprare un pacchetto di sigarette. Mamma e figlia lo aspettavano ridendo e chiacchierando.

Giorgio Gallon perse tutto alla stazione di Bologna. Non sapeva ancora che la moglie Natalia e la piccola Manuela fossero in fin di vita: "La roba volava da tutte le parti. C'era un gran fumo e non si vedeva niente. Sentivo solo i colpi che mi arrivavano sulla schiena, quasi al buio. Avevo mia moglie da una parte e dall'altra la ragazzina che doveva andare al mare. Quando mi sono svegliato ero in questo letto, da solo". Giorgio piange forte e continua a ripetere la stessa frase: "dov'è Natalia' Dov'è la mia piccola Manuela'".

La piccola bara di legno chiaro sembrava irreale sotto il sole d'agosto. A Manuela Gallon hanno messo il vestito di pizzo della Prima Comunione. 11 anni. Se n'è andata senza aver vissuto nulla della vita, senza nemmeno conoscere il proprio destino. Giorgio Gallon guardò quella bara. Non credeva ai suoi occhi. Proprio lui, un tipo vitale era invecchiato in un solo colpo di almeno dieci anni. Se n'era andata Manuela mentre moriva Natalia, sua moglie. Di Manuela rimase un cuscino della quinta B, la sua classe. I suoi compagni di scuola vollero ricordarla così, per sempre. Poi arrivarono le parole di Don Idebo Vogli. "Ciao Manuela, ti salutano tutti i tuoi amichetti che ti aspettavano nella colonia di Dobbiaco, tutti i compagni di scuola. Non ti dimenticheremo mai. Ciao Manuela, arrivederci in cielo".

Cit. Daniele Biacchessi

NATALIA AGOSTINI IN GALLON (40 anni)
Natalia, operaia alla Ducati Elettronica, era con suo marito e loro figlia Manuela alla stazione di Bologna, il 2 agosto: dovevano accompagnare la loro bambina alla colonia estiva di Dobbiaco.
Il marito si era allontanato per acquistare le sigarette, quando ci fu l’inferno, e mamma e figlia vennero travolte da un cumulo di macerie: furono estratte in fin di vita, mentre Giorgio riportò lesioni di scarsa entità.
Natalia morì alla rianimazione dell’Ospedale Bellaria, proprio mentre stavano celebrando i funerali di Manuela nella chiesa della Beata Vergine Immacolata, con l’unica consolazione di non sapere che la sua bambina l’aveva preceduta.
Cit Resto del Carlino.