ROSINA BARBARO IN MONTANI (58 anni)
Luigi e sua moglie Rosina erano una delle tante coppie per cui il 2 agosto significa vacanza, un momento di relax da trascorrere al mare, sulla Riviera Adriatica. Stavano aspettando il treno per Pesaro. Erano un poco spersi, perché era la prima volta che andavano in vacanza senza la figlia: lei sarebbe partita con un’amica. I due conigi non avevano neppur voluto accettare un passaggio in macchina dalle ragazze, un poco per paura dell'auto, e per non disturbarle.
Luigi, che si considera un miracolato, ricorda: "Ero sulla pensilina del primo binario tenevo Rosina per mano, nell'altra la valigia, e mi stavo dirigendo verso il bar. Proprio questo mese avremmo festeggiato i quarant'anni di matrimonio. Un boato spaventoso ci ha investiti all’altezza della sala d’aspetto. Sono stato sbattuto buttato a terra come uno straccio mi sono rovinate addosso le travi della pensilina mi sono trovato in una nicchia di vetri e ferri contorti, avvolto in una nube di fuoco nero. Di mia moglie non ho saputo più nulla.” Ricorda spesso sua moglie: “Una donna stupenda, meravigliosa”.
La figlia ventinovenne, Annamaria, era appena arrivata al mare con l'amica Manuela Masetti, quando ha saputo della tragedia. La prima notizia è stata che il padre era ricoverato in gravissime condizioni al S. Orsola; della madre ancora niente. Si sono sedute un attimo "per prendere fiato", e sono ritornate a Bologna.
Ai funerali di Stato Annamaria ha rifiutato di stringere la mano al Presidente Pertini: “ Non volevo assolutamente offendere l’uomo Sandro Pertini, non gli ho voluto stringere la mano semplicemente perché ho visto in lui il rappresentante di questo governo. Ora accetterei volentieri di vederlo[…] per avere l’opportunità di spiegarmi, di dire quello che penso.”
Cit. Vittoria Calabri